IBM CLOUD: Infrastructure as a service

Questo articolo è il secondo di una serie scritta in collaborazione con Raoul Alfredo Rocher e Massimo Loaldi. Come IT Solution Architect in ambito Cloud e Intelligenza artificiale vogliamo proporvi alcune brevi review per facilitare l'uso e l'adozione di tecnologie emergenti e innovative.

IBM Cloud è la piattaforma cloud di IBM che aiuta gli sviluppatori a realizzare e ad eseguire applicazioni e servizi innovativi. Oggi approfondiremo l’area tecnologica IaaS (Infrastructure as a Service), nello specifico vedremo come deployare una macchina virtuale e un bare metal sulla piattaforma cloud di IBM.

Esistono tre tipi di modi di usufruire della tecnologia in cloud:

-      IaaS (Infrastructure as a Service)

-      PaaS (Platform as a Service)

-      SaaS (Software as a Service)

La figura sottostante illustra i paradigmi del cloud per ogni modello di servizio.

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Requisito necessario per il proseguo della lettura e per la creazione delle risorse è essere in possesso dell’account IBM Cloud. Se non si disponesse dell’account seguire il tutorial per la creazione di un free account.

Oggi parleremo di Infrastructure as a service, ma prima di configurare i servizi su IBM Cloud è fondamentale capire qual è la differenza tra Virtual Server, Bare Metal e VPC.

-      Server virtuale: è un particolare sistema eseguito e reso disponibile come servizio utilizzando la cosiddetta tecnica della virtualizzazione, un processo grazie al quale è possibile astrarre le componenti hardware di un qualunque elaboratore al fine di renderle utilizzabili e disponibili ai software proprio sotto forma di risorsa virtuale

-      Bare Metal: I server “Bare metal clouds” sono essenzialmente dei server fisici che possono essere deploiati con fatturazione oraria. Con il servizio cloud Bare metal ci si riferisce ad un hosted-server ad alte performance, perfetto connubio tra I tradizionali server dedicati e le infrastrutture virtuali. Nelle macchine Bare Metal, tutte le risorse fisiche del server sono dedicate al singolo utente offrendo performance comparabili con i server dedicati virtuali. Non è presente dunque nessun livello di hypervisor in quanto le risorse non vengono comparate con nessun altro. Alcuni aspetti positivi dei server Bare metal sono: Risorse dedicate ad un singolo cliente, maggiore potenza di elaborazione, facilità di gestione disco e performance di rete migliori e aumento della Quality of Services (QoS) che garantisce l’eliminazione di rumore tipico negli ambienti multitenant. Potresti considerare le VM cloud per I carichi di lavori secondari, dove le performance non sono importanti. Per esempio, se si considera un applicativo che si utilizza poche volte al giorno, piuttosto che un servizio che gira per qualche minute e successivamente viene spento. Quando invece le applicazioni sono sensibili e le performance devono essere garantite, bare metal sono imbattibili. 

-      VPC: VPC è l’acronimo di Virtual Private Cloud e fornisce la sicurezza avanzata del cloud privato con l’agilità e la facilità del cloud pubblico. È possibile configurare VPC nella versione 1 e 2 con prestazioni di rete migliorate grazie a elaborazione gen 2 che raggiunge fino a 80 Gbps e un provisioning cinque volte più veloce rispetto all’elaborazione della generazione 1. Definite e controllate le vostre reti virtuali in segmenti logicamente isolati. Utilizza i VPC per isolare e fornire segmenti di rete sul cloud IBM dove puoi distribuire e gestire le risorse di calcolo, storage e networking del cloud.

Vediamo ora passo-passo come configurare un Virtual Server su IBM Cloud:

Dopo aver fatto login sulla piattaforma IBM Cloud, recarsi nel catalogo dei servizi al link https://cloud.ibm.com/catalog, successivamente nella sezione “Calcola” e nel servizio Virtual Server (Vedi figura 1, riquadri in rosso):

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A questo punto vi verranno richieste alcune caratteristiche tecniche della macchina virtuale:

-      Scegliere il tenant della macchina virtuale:

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Pubblico:

La macchina virtuale pubblica si basa sulla condivisione di risorse, risultano esserci difficoltà nel caso in cui si voglia scalare verticalmente in quanto ci sono altre persone che hanno macchine virtuali sullo stesso host. L’host viene condiviso per la parte di socket e di cpu ma senza condividere il thread (Essendo virtual core).

Dedicato:

Si garantisce un host dedicato, ciò significa che non c’è nessun altro utente che ha una virtual machine sull’istanza fisica. È possibile definire un’istanza ad hoc partendo da zero e selezionando un mix personalizzato tra CPU, RAM e altre capacità computazionali. Il punto di forza di questa tipologia di tenant è che posso utilizzare anche solo una piccola parte dell’host (solo 2 core) pagando solo per quello che consumo. Le restanti capacità computazionali rimarranno a disposizione nel caso in cui volessi eseguire lo scaling verticale della macchina.

Temporaneo:

La scelta delle macchine virtuali temporanee dipende dal task che le stesse devono svolgere. Esse sono macchine virtuali offerte a prezzi bassissimi perché il suo utilizzo dipende dalle risorse inutilizzate del cloud. In poche parole, si utilizzano per poche ore al giorno per task temporanei.

Riservata:

Se si ha un piano a lungo termine la macchina virtuale riservata è la giusta scelta. Il prezzo è sicuramente vantaggioso in quanto ci si impegna a mantenere la stessa per un tempo lungo ben definito (1 Anno, 3 Anni).

Il passo successivo è la scelta del Data Center, IBM Cloud, mette a disposizione data center dislocati in tutto il mondo, incluso quello italiano nell’area milanese.

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Come componente aggiuntivo è possibile pre-configurare un Database oppure i servizi di monitoraggio avanzato.

Il next step è settare le caratteristiche computazionali della macchina virtuale in termini di CPU e memoria RAM:

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Successivamente si seleziona il sistema operativo pre-confezionato sulla macchina virtuale:

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Il disco di avvio Locale o SAN (Disco esterno all’host).

In aggiunta è possibile configurare le opzioni di network:

-      Interfaccia IP Pubblica.

-      Interfaccia IP Privata.

-      Indirizzi IP Multipli

-      Configurazione VLAN.

 E come ultimo step la configurazione di backup automatici (Visitare la pagina del catalogo dedicata per ulteriori informazioni).

Ulteriore documentazione tecnica e specifica sull’argomento è presente all’indirizzo: https://cloud.ibm.com/docs/vsi?topic=virtual-servers-ordering-vs-public

Vediamo ora passo-passo come configurare un Bare metal su IBM Cloud:

Dopo aver fatto login sulla piattaforma IBM Cloud, recarsi nel catalogo dei servizi:

https://cloud.ibm.com/catalog, successivamente nella sezione “Calcola” e nel servizio Bare metal server (Vedi figura sottostante, riquadri in blu):

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Successivamente selezionare il data center di ubicazione, Il processore della macchina, oppure scegliere dei tenant predefiniti certificati SAP o certificati Vmware, e selezionare la capacità della memoria RAM.

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In aggiunta è possibile configurare le opzioni di network:

-      Interfaccia IP Pubblica.

-      Interfaccia IP Privata.

-      Indirizzi IP Multipli

-      Configurazione VLAN.

E le opzioni di backup.

Vediamo ora passo-passo come configurare una VPC su IBM Cloud:

Dopo aver fatto login sulla piattaforma IBM Cloud, recarsi nel catalogo dei servizi:

https://cloud.ibm.com/catalog, successivamente digita "vpc£ nella barra di ricerca e seleziona il servizio Virtual Private Cloud (Vedi figura sottostante, riquadri in blu):

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Assegnare un nome, le caratteristiche di network (Ping e SSH), assegnare ad un Data center ed inserire la sottorete di appartenenza.

Per maggiori dettagli ti rimandiamo a questo link.

Dopo la creazione della VPC è possibile creare altri servizi tra cui Virtual server, VPN, Load Balancer e Block storage. Mettendo più servizi è possibile disegnare una vera e propria architettura all’interno di un Virtual Private Cloud Pubblico, mantenendo un livello di sicurezza elevato.





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